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"Lo sapevi che...", focus di approfondimeno della rubrica STeP Art, a cura di Manuela Torre
LE METAMORFOSI DI OVIDIO, PER LA REGIA E DRAMMATURGIA DI SALVATORE RONGA, PRESSO IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI PITHECUSAE, NELLA VILLA ARBUSTO DELL'ISOLA DI ‪#‎ISCHIA‬.
"Metamorphosis. I miti, i luoghi, la memoria." è il titolo dell'iniziativa culturale nata da un'idea dell'Assessorato alla Cultura di ‪#‎LaccoAmeno‬, con la collaborazione dell'Associazione Ischitani nel Mondo e della‪ #‎RegioneCampania‬, per la direzione artistica di Salvatore Ronga, in collaborazione con il Circolo Georges Sadoul e l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Un progetto artistico, quello di Metamorphosis, concretizzato in performance teatrali e musicali, installazioni d'arte e multimediali, seminari e convegni, in svolgimento, dallo scorso 3 luglio e fino al prossimo 11 settembre 2016, a Lacco Ameno di Ischia, presso il Museo Archeologico di Pithecusae di Villa Arbusto; sito d'arte, quest'ultimo, particolarmente prezioso, per il suo custodire alcune tra le più importanti testimonianze della cultura greca in Italia, come la Coppa di Nestore.
In un dialogo suggestivo tra passato e presente, l'intento primo, che si pone il progetto di Metamorphosis, è valorizzare e promuovere, proprio mediante l'arte e la cultura in genere, le potenzialità ed il patrimonio espositivo del medesimo Museo Archeologico di Villa Arbusto: "un luogo della memoria - come lo qualifica Ronga -, dove recuperare l'origine di usi e consuetudini, che definiscono, ancora oggi, la nostra identità culturale".
Tra i principali eventi, ad ora svolti, nel cartellone di "Metamorphosis. I miti, i luoghi, la memoria.", citiamo: lo spettacolo teatrale delle "Metamorfosi" di Ovidio (tenuto gli scorsi 3 e 24 luglio, e da replicare per il prossimo 14 agosto), l'omaggio cinematografico a Luchino Visconti a cura del Circolo Georges Sadoul (svolto dal 4 all'8 luglio), l'installazione multimediale de "La casa di Asterione" di Jorges Luis Borges (realizzata il 17 luglio), la rivisitazione in chiave femminile dell'Odissea con "La trama delle donne" (svolta lo scorso 31 luglio), lo spettacolo teatrale de "L'inno al sole - Suoni e parole del vespro mattutino" con l'interpretazione di Lucianna De Falco (tenuto il 7 agosto).
Come già accennato, per la prossima domenica, 14 agosto 2016, alle ore 21.00, nel Museo Archeologico di Pithecusae di Villa Arbusto, l'ultima replica della poetica e potente messa in scena che sta riscuotendo un successo degno di nota: le Metamorfosi di ‪#‎Ovidio‬, per la regia e drammaturgia di Salvatore Ronga, e l'importante interpretazione degli attori: Marina Ascione, Leonardo Bilardi, Daniele Boccanfuso, Milena Cassano, Domenico D'Agostino, Irene Esindi, Rosanna Nocera, Roberto Scotto Pagliara.
E' solito che, nel mito, le metamorfosi si generino da un sentimento: si cambia allo scopo di esaudire un proprio desiderio o per compiere quello di qualche altro; in tal modo, l'amore finisce col somigliare ad una condanna, mentre ogni castigo può tramutarsi in dono.
L'universo - dal suo canto -, un continuo divenire che esclude il caso, è la forma cangiante di un disegno che si rivela attraverso la fabula, ripetibile in maniera mai uguale a se stessa.
All'origine: il diluvio, la punizione del dio sfidato dalla superbia degli uomini. A sopravvivere, due anziani: Deucalione e Pirra, che, non potendo generare ed obbedendo all'oracolo, iniziano a lanciare pietre, assumenti forme umane.
Il mondo si mostra diviso: uomini e donne, su fronti opposti e da un racconto all'altro - il Ratto di Proserpina, Orfeo sulle tracce di Euridice, Eco innamorata di Narciso -, si guardano, si cercano, si scontrano, si amano, fino a ritrovarsi ai bordi di una fonte per l'ultima metamorfosi... , quando l'elegante pochette, caduta dal taschino di un dandy che ha perso la bellezza, si trasforma in un fiore, e viceversa.
Ad accompagnare la messa in scena, le musiche dell'ischitano Antonio Monti; melodie, le stesse, che, come chiarisce Monti, "scaturiscono, in maniera del tutto naturale e libera, dalla dinamicità del ritmo generato dal testo".
In una reinterpretazione moderna, sensibile e fantasiosa, delle Metamorfosi di Ovidio, inoltre, si mostrano le illustrazioni di Monica Hernandez, per l'esposizione "I miti: Le stagioni del mutamento"; mostra, quest'ultima, visitabile nella serata dello spettacolo, presso il Museo Archeologico di Pithecusae.
L' artista - Monica Hernandez -, di origini cubane, ma che, dall'infanzia, vive ad Ischia, realizza opere in cui le forme paiono avere peso e tagli di memoria brancusiana, leggerezze, sognanti, richiamanti le pitture di Marc Chagall, nonché creativitá di intuizione surrealista.
Nelle sale del Museo, infine, si terrá il percorso, didattico ed illustrativo, "I miti delle metamorfosi", a cura della dott.ssa Costanza Gialanella.
"Al pubblico che vorrà seguirci - conclude Salvatore Ronga -, porgo l'invito a lasciarsi suggestionare...".