"Lo Sapevi che…" Brexit; …and Artin? Che Dio salvi l'arte!

La Brexit può comportare conseguenze, poco piacevoli, nel mondo dell’arte inglese?
A commentare uno dei quesiti più recenti e fondamentali, sono proprio i due principali colossi inglesi delle aste mondiali: Christie’s e Sotheby’s.
Christie’s afferma: “Rimaniamo fiduciosi nelle prospettive a lungo termine per il mercato dell’arte, confortati dalla crescente ampiezza dei paesi rappresentati tra gli offerenti nelle nostre vendite. Certo, ci vorrà del tempo prima che sia chiaro cosa cambierà in futuro: una volta che il processo politico diventerà più chiaro, penseremo a come allineare il nostro business al nuovo quadro legislativo”.
E Sotheby’s aggiunge: “Il nostro business copre 40 paesi ed opera in circa 20 valute, siamo sicuri di riuscire ad adattarci a qualsiasi ambiente si prospetterà con la Brexit. Ci aspettiamo un bassissimo impatto sulle nostre posizioni finanziarie, dato che le nostre attività in sterline sono molto ben coperte sulle oscillazioni valutarie. I nuovi tassi di cambio potranno rendere le vendite d’arte contemporanea della prossima settimana a Londra più attraenti per i compratori internazionali”.
Ed effettivamente, dai primi risultati delle ultime aste londinesi di Arte Contemporanea, Londra sembra battere Brexit: difatti, le case d’asta Phillips e Sotheby’s registrano esiti discretamente buoni, ma soprattutto prescindenti e distaccati dall’esito del referendum. Non solo: il dinamismo dei compratori americani ed asiatici, dal deprezzamento della sterlina, hanno tratto dei benefici, valutati fra il 10 ed il 15%.
Phillips ha totalizzato all'incirca 12 milioni di sterline, con 21 lotti venduti su 31 offerti ed un venduto dell’85% per valore, con il record spettante ad Anselm Kiefer, con Fur Velimer Khlebnikov: Die Lehre vorn Krieg Seeschlachten, che ha quasi quadruplicato la stima più alta di 600mila sterline, finendo aggiudicato a 2.389.000.
In casa Sotheby’s, invece, il totale della Contemporary Evening Auction è stato di 52.194.000 sterline, oltre le stime pre-asta che erano di 50 milioni, con solo 4 invenduti su 48 opere in catalogo.
Record stellare per Jenny Saville, il cui Shift, partendo da 1,5/2milioni di stima, è volato a 6.813.000 sterline.
Curiosità: a rialzare gli umori di Christie’s, particolarmente, è stato Johnny Depp: due dei suoi preziosi Basquiat in vendita, infatti, hanno realizzato una preziosissima somma. In particolare Pork, partendo da una stima di 2,5/3,5 milioni, è schizzato a 5.122.500, mentre Self Portrait, proposto fra 1 ed 1,5 milioni, ha triplicato superando i 3.5 milioni di sterline.

focus di approfondimento della rubrica _SteP Art, a cura di Manuela Torre.

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