In ricordo e dolcezza di un tenero gigante: a Napoli, l'arte per Bud Spencer

IN RICORDO E DOLCEZZA DI UN TENERO GIGANTE : A NAPOLI, L’ARTE PER BUD SPENCER.
“Quando il Padreterno mi chiamerà, voglio proprio andare a vedere che cosa succede. Perché, se non succede niente, m’incazzo! M’hai fatto alzare ogni mattina, per ottantasette anni, per non andare, alla fine, da nessuna parte?!? Di fronte a tante cose enormi che non comprendiamo, io mi posso attaccare solo a Lui. E sperare che, quando mi chiamerà, mi si chiarirà tutto. Perché, oggi, datemi retta, non si capisce proprio più niente!”.
Quelle sopracitate e rilasciate in una recente intervista, sono le parole di Carlo Pedersoli, in arte, unicamente, Bud Spencer, nato a Napoli il 31 ottobre del 1929 e scomparso lo scorso 27 giugno.
Bud Spencer è stato protagonista di una delle stagioni più felici della produzione cinematografica e televisiva italiana, con 54 film destinati al cinema e 7, invece, alla televisione; famoso, soprattutto ed in maniera speciale, per i film recitati in coppia con Terence Hill, con cui, tra l’altro, nel 2010, ha vinto il David di Donatello alla carriera. Ma non solo: Bud è stato anche un importante pallanuotista e nuotatore, tanto da essere il primo italiano a scendere al di sotto del minuto, nei 100 m stile libero. Inoltre: Bud è stato un cantante ed autore di canzoni, portate al successo, poi, da cantanti come Nico Fidenco (con “Cleopatra”, del 1963) ed Ornella Vanoni (in “Ogni sera”, del 1965).
La scomparsa di Bud Spencer ha mosso una tristezza sottile in diverse generazioni: con lui e per il suo pubblico, è andato via un fidato amico, se non una sorta di zio, tanto simpatico quanto grande. Bud: talmente forte da illuderci che fosse quasi immortale…
Ma, in fondo, la morte non è niente (come diceva il teologo e scrittore britannico, Henry Scott Holland); soprattutto se, ad eternare il ricordo di chi ci ha lasciato, sono l’amore e l’arte (praticamente, la medesima cosa).
E così, Napoli, città natale del grande Bud, ha donato il suo omaggio artistico al “gigante buono”; di preciso: in via Toledo, l'artista Stefania Ianniello ha realizzato, su di un marciapiede, un disegno-tributo a Bud, con un ritratto dell’attore. In alto e sul lato sinistro, una scritta accompagna il disegno: “Banana Joe, tu tienes corazón gigante”.
In via Ferrante Imparato, invece, non lontana da via Marina, lo street artist Raffaele Liuzzi, meglio noto come Raffo Art, ha realizzato un murale per Bud Spencer, rappresentato in primo piano, con un sorriso ed una camicia alla “Banana Joe” (film del 1982 diretto da Steno, pseudonimo di Stefano Vanzina, in cui Spencer ha recitato). Sul lato sinistro del disegno, si legge la seguente scritta: "Io non sono italiano, sono napoletano"; in più, l’artista ha aggiunto un suo pensiero per Spencer: “Addio Bud… da Raffo Art”.
FEDERICO FELLINI: “Carlo, avrei trovato un ruolo perfetto per te nel Satyricon!”
CARLO PEDERSOLI: “Va bene, Federì, dimmi che devo fare…”
FEDERICO FELLINI: “Trimalcione, quello che era nel triclinio di Nerone... Vedi, tu stai nudo nella piscina ed i putti ti mordono il sedere!”
CARLO PEDERSOLI: “Ah, Federì, abbi pazienza, ma io non lo faccio. Nudo, in piscina, con i putti che mi mordono il sedere, non ci sto!”
FEDERICO FELLINI: “Ma come?!? E’ il film di Federico Fellini!!!... Allora, non sei un attore!”
CARLO PEDERSOLI: “Hai detto giusto, Federì, non sono un attore; io faccio l’attore.”

_STeP Art, a cura di Manuela Torre

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